Il Preludio all'atto I concentra in sole 34 battute (circa 2 minuti
di musica) tutto il dramma della vicenda di Rigoletto, in particolare
l'ossessiva idea di "maledizione" che sconvolge il tragico protagonista:
infatti l'idea musicale delle batt.1-3 sarà ripresa nelle riflessioni
tormentate di Rigoletto.
Può essere studiato ed eseguito come un pezzo per pianoforte.
L'effetto pianistico sarà molto soddisfacente, se si terranno presenti
le sonorità e le dinamiche della parte orchestrale.
Si possono eseguire le seguenti esercitazioni:
- lettura ritmica del pezzo, accompagnata dal gesto, con attenzione allo stacco del tempo e all'unità di movimento; all'articolazione dei suoni; al fraseggio ritmico; non occorre leggere il nome delle note, basta scandire alcune sillabe comode per l'articolazione;
- lettura melodica con la voce, accompagnata dal gesto, della parte superiore (eventualmente anche altre parti), preferibilmente senza aiuto del pianoforte; con attenzione alle dinamiche;
- studio della partitura d'orchestra;
- studio pianistico;
- esecuzione pianistica sotto direzione (curata dal docente oppure da un compagno di studi).
Molto importanti le pause: a volte, pianisticamente, si sbaglia, prolungando i suoni indefinitamente con il pedale, mentre occorre rispettare il silenzio espressivo voluto dall'autore (ad es. a batt.3, terzo e quarto movimento).
Curare il crescendo alle batt.11-14: un crescendo progressivo di quattro battute, caratterizzato dalla ripetizione ostinata dei 'sol' e dalla figurazione ascendente del basso, che nell'ultima battuta viene intensificata dalla diminuzione ritmica (ad ogni movimento anziché ogni due).
Altrettanto importante il diminuendo progressivo alle batt.20-24 e poi il crescendo alle batt. 29-33.
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