L'emergenza coronavirus e la didattica musicale a distanza
Il periodo particolare che stiamo vivendo in Italia e nel mondo a causa della
pandemia di coronavirus e delle norme che sono state adottate per contenere il contagio (evitare assembramenti e contatti interpersonali ravvicinati) ha dato un impulso di accelerazione alla diffusione di metodi e strategie per una
didattica a distanza, che utilizza le nuove possibilità offerte dalla
comunicazione online mediante Internet.
Le disposizioni imposte dai decreti governativi (aggiornate all'11 giugno 2020) impongono anche la
sospensione della "
frequenza delle attività dell'alta formazione artistica e musicale... le attività didattiche o curricolari continueranno, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime istituzioni". Si tratta di una realtà triste, alla quale le persone di buona volontà hanno dovuto adattarsi, anche con grande fatica, per non abbandonare gli studenti in questo difficile momento.
La didattica musicale a distanza è un settore di attività già presente da alcuni anni, ma non ha ancora avuto una applicazione diffusa e sistematica. Accade a volte che situazioni di emergenza diano un impulso di sviluppo creativo e dinamico alle nostre abitudini, per fare fronte alle nuove situazioni. Certamente la didattica a distanza presenta dei
limiti di varia natura, ma è importante che tutti diventino più esperti, per avvalersi nel modo più efficace delle nuove risorse offerte dallo sviluppo tecnologico.
La didattica musicale si articola in differenti settori, che presentano problematiche diverse in relazione alla comunicazione a distanza. Vediamo di riassumerle molto brevemente.
La didattica musicale online: lezioni di strumento
Ci sono vari tipi di insegnamento che si possono svolgere nell'ambito della didattica musicale e, come vedremo, alcuni si prestano meglio alla comunicazione a distanza, altri meno.
Innanzitutto dobbiamo distinguere tra lezioni individuali e lezioni di gruppo; inoltre dobbiamo considerare i casi particolari determinati dalla interazione musicale tra i soggetti coinvolti.
Il primo caso che desideriamo trattare è quello della lezione individuale di strumento. Prendiamo esempio dal pianoforte, ma ovviamente criteri analoghi possono essere utilizzati per ogni strumento e ovviamente per la didattica del canto.
Dobbiamo preparare un setting di lavoro che sia efficace al massimo livello. Sia il docente che lo studente devono munirsi di hardware e software adeguati, sia riguardo la connessione Internet, sia riguardo le prestazioni video e audio, che peraltro ogni buon computer ormai fornisce in modo soddisfacente. Per quanto riguarda la qualità della resa sonora, può essere consigliabile utilizzare alcuni accorgimenti: ad esempio, collegare al computer un microfono esterno, casse di amplificazione ed eventualmente una scheda audio esterna.
Sconsigliamo l'uso del telefonino: il monitor è più piccolo, l'audio è meno efficace, i costi sono maggiori, nei termini di pagamento del servizio, ed infine ci sono maggiori rischi di inquinamento.
Si dovrà scegliere lo strumento di comunicazione adeguato, ossia i vari programmi di videochiamata disponibili anche gratuitamente online: Google Duo, Zoom, Skype, WhereBy, o altri.
Dopo aver fatto vedere il proprio volto per i saluti iniziali, è importante orientare la videocamera verso le mani alla tastiera, in modo da poter seguire passo passo l'allievo in ogni suo passaggio strumentale: potremmo anzi dire che questo è un vantaggio della didattica musicale a distanza, in particolare per il pianoforte, quando nell'aula di lezione si ha a disposizione un unico strumento, mentre online ognuno ha la possibilità di agire sul proprio strumento. Dunque, posizionare il video in modo che le nostre mani siano chiaramente visibili allo studente: in tal modo si potranno far vedere movimenti e posizioni adeguati al singolo passaggio musicale. Fare attenzione alla corretta luminosità del video: la fonte di luce non deve essere mai collocata alle nostre spalle, bensì davanti, sopra oppure da sinistra.
Ovviamente la lezione dovrà essere preparata con tutti gli allegati utili, in formato pdf, video, foto, in modo che si possano condividere i materiali di studio. E' anche possibile condividere le pagine di musica in tempo reale: ad esempio, su Skype è disponibile il comando "condividi schermo", mediante il quale lo studente può vedere la schermata del docente, che può aver postato una pagina di musica o altro materiale necessario alla lezione.
La didattica musicale online: lezioni di teoria musicale, armonia, storia della musica
Nel caso di lezioni teoriche collettive occorre avvalersi delle varie risorse disponibili su Internet. Si può registrare una lezione, che evidentemente riprodurrà il classico schema della lezione frontale, oppure (consigliabile) si potrà interagire in modo diretto con il gruppo di studenti, in modo da realizzare una lezione più partecipata o anche attività di laboratorio.
Tra le risorse disponibili, una delle più semplici è Google Classroom, uno strumento che ci permette di organizzare le nostre lezioni collettive. Se si lavora per conto di una scuola, essa deve registrarsi con un apposito account. Se invece si lavora in proprio, è sufficiente il proprio account personale.
Prove musicali di insieme online (Networked music performance)
Questo è il caso più difficile: la possibilità di una interazione in tempo reale su una rete di computer che permetta ai musicisti di luoghi diversi di esibirsi come se fossero in un'unica stanza. Non ci pare ancora possibile organizzare una prova d'insieme con molti esecutori (coro o orchestra); qualche tentativo può essere fatto con la musica da camera. Gli strumenti abituali di comunicazione per videochiamate (Skype, Google Duo o altri) incorrono facilmente in problemi tecnici. Il principale problema riguarda il tempo di ricezione del messaggio audio, che, benché minimo, può costituire una significativa differenza, a causa di un leggero ritardo (latency, latenza) che preclude la simultaneità precisa degli attacchi e degli stacchi del suono. Scientificamente è stato appurato che la latenza deve essere mantenuta al di sotto di 30 millisecondi, che è il limite della percezione umana. Esistono già buone piattaforme, ad esempio Jammr (jam together online), che però è pensato solo per strumenti elettronici collegabili direttamente via cavo al computer. Le ricerche per il perfezionamento di questo e di altri problemi tecnici sono continue e ci si aspetta rapidi progressi nell'immediato futuro.
Strumenti di monitoraggio e di valutazione
Se si è docenti di una scuola, l'istituto deve provvedere al monitoraggio delle lezioni, per tutelare sia il personale docente sia gli studenti riguardo l'effettivo svolgimento del corso. Il
registro elettronico è ormai in dotazione nella maggior parte delle scuole, ma purtroppo alcune ne sono ancora sprovviste. In particolare nel sistema dell'Alta Formazione, il riconoscimento dei crediti è legato, tra altre cose, all'attestazione di un
monte ore di frequenza. Anche per i docenti è necessario attestare il monte ore di lezioni svolto. Per le istituzioni pubbliche statali, pur in regime di autonomia, sarebbe corretto avvalersi di un unico strumento a disposizione di tutti gli istituti, in modo da garantire un riscontro oggettivo.
Analoghe procedure possono essere utilizzate per la valutazione. Non dovrebbe essere consentito svolgere prove di verifica formale a distanza, né per l'insegnamento dello strumento (perché in ogni caso la resa audio non sarebbe paragonabile all'esecuzione dal vivo) né per le materie teoriche, perché ovviamente non c'è nessuna possibilità di verificare che lo studente non abbia a disposizione le risposte ai quesiti posti. Tuttavia, di fronte alla rigidità delle disposizioni governative, gli istituti, per garantire il diritto degli studenti al proseguimento degli studi, hanno iniziato anche a svolgere prove di verifica a distanza.