Il problema dell'educazione musicale dei giovani trova un passaggio cruciale negli anni della scuola media. Alcuni lamentano una carenza in questo ambito scolastico, che spesso è la prima occasione di apprendimento ma a volte delude le aspettative e l'entusiasmo dei ragazzi. Se l'insegnamento avviene con metodi tradizionali, quali ad esempio la pedante dettatura di testi, l'apprendimento meccanico della notazione, l'ascolto passivo di pagine importanti ma difficili della storia della musica (ad esempio le grandi Sinfonie romantiche), il risultato che si ottiene può essere di effetto negativo e respingente.
I giovani hanno un grande bisogno di musica e sono stimolati da molti modelli imposti dal mercato mediante la televisione, i mezzi informatici e ogni altro canale di diffusione. Il problema è riuscire a trovare la strada per farli crescere nella comprensione e nella competenza, senza annoiarli e senza provocare in loro una reazione negativa.
Io credo che l'educazione musicale nella scuola media possa essere utile soltanto se i ragazzi possono fare un'esperienza viva, diretta, partecipata della musica; occorre porsi un obiettivo, piccolo o grande che sia, ma farlo realizzare dai ragazzi direttamente.
A proposito di Sinfonie, io ricordo l'impressione che mi fece, da ragazzino, l'inizio della Prima Sinfonia di Brahms, ascoltata dal vivo e poi su disco in prima media: questo stacco solenne e tragico scandito dal ritmo incessante e ossessivo dei timpani era stato per me ragazzino veramente impressionante. Con ciò voglio dire che basterebbero due minuti di ascolto (certo non tutta la Sinfonia!) e poi applicazioni pratiche che permettessero ai ragazzi di vivere in prima persona quel preciso evento musicale: così, senza fatica, si avvicinerebbero nientemeno che a Brahms! un autore che sembra lontanissimo dal vissuto dei nostri giovani, ma non è giusto che lo sia.
Non è giusto che i nostri giovani perdano l'occasione di conoscere un grande musicista quale è stato Johannes Brahms (1833-97).
Mi pare comunque di capire che il lavoro di educazione musicale nella scuola media dipenda molto dalla volontà e dall'iniziativa del singolo insegnante: in certi casi, i risultati sono ottimi.
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