A
conclusione del corso di Elementi di Didattica e Pedagogia
Musicale, che ho tenuto in
questo anno accademico 2011-12 per gli studenti di Biennio di II
livello del Conservatorio di Musica di Mantova, desidero esporre
alcune brevi conclusioni.
La mia impostazione didattica, coerentemente con alcuni dei
principi storicamente più importanti tra quelli enunciati, prevedeva
un continuo coinvolgimento dialettico e critico degli studenti
presenti. Si è creato perciò un clima di confronto culturale
positivo ed efficace.
Una scuola è, secondo me, un
processo continuo, nel quale ogni presenza, ogni contributo
arricchisce ed amplia la prospettiva; nessuno può dire di essere
arrivato alla conclusione di un percorso, ogni percorso di cultura e
ricerca è sempre transitorio e mutevole, e proprio in ciò sta la
bellezza e la forza della cultura e della prospettiva di alta
formazione.
E' necessario mantenere una costante attenzione sulla didattica
e sui suoi fondamenti pedagogici. Per questo mi sono molto
appassionato alla realizzazione di questo corso.
Dopo
tre lezioni introduttive sulla storia e le problematiche generali
della pedagogia, seguite da quattro lezioni di storia della didattica
e della pedagogia musicale, le lezioni 8 e 9 (vero "centro"
del corso) sono state dedicate al tema: "I
Conservatori in Italia tra vecchio e nuovo ordinamento".
Il corso si è infine completato con le ultime sei lezioni, dedicate
a problemi e metodi della pedagogia musicale nei vari ambiti
(propedeutica, teoria, pratica strumentale e vocale). Gli studenti
hanno avuto la possibilità di scaricare progressivamente da una
pagina del mio sito web il materiale didattico (oltre cinquecento
pagine), costituito da mie introduzioni e da allegati tratti da opere
di vari autori.
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