Nella precedente lezione avevamo diviso i bambini in due gruppi, quello dei cantori e quello degli strumentisti: a questo secondo gruppo sarà affidato l'accompagnamento ritmico mediante strumenti a percussione.
Ora dobbiamo individuare, all'interno del gruppo ritmico, le differenti abilità, in modo da assegnare ad ogni bambino/a un compito adeguato all'interno dell'insieme. Al termine della valutazione i bambini saranno divisi in due gruppi: gruppo A, riservato a bambini meno sicuri nel senso ritmico, a cui saranno affidati ritmi più facili; gruppo B, riservato a bambini più sicuri, a cui saranno affidati ritmi un po' più difficili.
Infatti, le canzoni scelte sono state preparate con un arrangiamento che prevede la sovrapposizione di due, tre o quattro ritmi di accompagnamento. Le formule ritmiche rimangono costanti per tutto il pezzo.
La valutazione è dunque suddivisa in nove esercizi, che prevedono una progressione di difficoltà.
L'esercizio 1 è basato sulla pulsazione regolare:
In questo, come negli esercizi successivi, si propone la percussione con le mani; dapprima si scandisce il ritmo anche con la voce, poi si esegue senza voce.
L'esercizio 2 prevede l'alternanza regolare di suono e pausa:
dove il suono è effettuato con la percussione delle mani e la pausa con un gesto del dito indice che si alza in posizione verticale.
Nella progressione degli esercizi si chiede ai bambini di spiegare in cosa consiste la variazione rispetto all'esercizio precedente.
L'esercizio 3 prevede suoni e pause più lunghi:
L'esercizio 4 è una variante del precedente, con suono più corto (un quarto) e pausa più lunga (tre quarti).
Nell'esercizio 5 le pause sono poste a partire dal tempo forte, mentre la percussione avviene sul quarto movimento della battuta:
L'esercizio 6 è basato su una alternanza regolare di suoni e pause, individuando anche la differenza tra battere e levare mediante una maggiore accentuazione del suono in battere:
L'esercizio 7 è analogo, ma introduce il ritmo ternario:
L'esercizio 8 è una alternanza di suoni più lunghi e più corti; nell'esecuzione si cominciano a dare anche indicazioni di pratica stumentale, ad esempio una esecuzione più leggera e un movimento più ravvicinato nella scansione degli ottavi:
Infine l'esercizio 9 prevede una situazione mista più complessa:
I nove esercizi sono dunque pensati in una progressione delle difficoltà, perciò, mentre all'inizio il gruppo è formato in modo casuale, progressivamente possiamo spostare i bambini, definendo i due sottogruppi.
Al termine di questa progressione degli esercizi è chiara la suddivisione dei bambini tra coloro che sono più sicuri e coloro che sono meno sicuri; per questi ultimi sarebbe necessario un lavoro più intenso di educazione musicale (perché l'obiettivo dell'educazione è aiutare anche i più deboli a rafforzare le proprie competenze), ma trattandosi di un percorso breve si procederà ad una distribuzione di compiti adeguati al livello valutato nel corso di questa esercitazione. Nessuno comunque rimane escluso.
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