venerdì 15 novembre 2013

Tutti coinvolti, nessuno escluso, ognuno fa quello che può fare

Il concerto di Natale 2013 che mi è stato richiesto in una scuola primaria prevede il coinvolgimento di 94 bambini di cinque classi (dalla prima alla quinta) dell'unica sezione della scuola.
Lezioni di musica


Non è previsto un percorso a lungo termine, si tratta di un percorso breve con obiettivo delimitato ma preciso: coinvolgere tutti i bambini (nessuno escluso) in un concerto pubblico di Natale.

Nella seconda lezione, svolta in ogni classe, occorre verificare il livello acquisito di capacità di intonazione dei bambini. Perciò ascolto i bambini divisi per file di banchi (e quindi per gruppi di sei-otto bambini alla volta) e all'interno di questi singoli gruppi, li ascolto anche suddivisi ulteriormente in gruppi di due o tre alla volta. Ovviamente, sentendosi più esposti al pubblico giudizio, i bambini sono più timidi, però la verifica è ugualmente efficace. Solo in alcuni casi riesco ad ascoltare anche bambini singoli (in questo caso l'esposizione è troppo alta e la timidezza prevale).

L'esercitazione è basata sui primi quattro suoni del motivo di "Stille Nacht", senza parole. Si tratta di una tessitura centrale e di un motivo familiare a tutti:
Silent night



Di solito, l'intonazione è calante (solo in rari casi è crescente); può accadere anche che eseguano correttamente ma un'ottava sotto. Occorre partire dal suono che i bambini emettono spontaneamente e da lì risalire fino al suono proposto.

In base a questa semplice valutazione, si potrà dividere la classe in tre gruppi: 1) gruppo dei bambini che dimostrano una immediata sicurezza di intonazione; 2) gruppo dei bambini un po' incerti (o più timidi), che si ritiene possano migliorare con l'esercizio; 3) gruppo dei bambini che fanno più fatica, per i quali ci sarebbe bisogno di tempi più lunghi di apprendimento e di esercitazioni mirate e specifiche.

Dopo la valutazione, si torna a fare cantare tutta la classe al completo. Dalla lezione successiva, si cercherà di orientare i bambini del gruppo 1 verso il canto, gli altri verso la sezione ritmica. Ognuno dei gruppi lavorerà con esercizi specifici alla mansione che gli sarà stata destinata. I bambini del gruppo 2 potranno eventualmente essere nuovamente valutati, prima di decidere la collocazione definitiva. Fermo restando che potranno esserci situazioni elastiche, anche perché, ad esempio, i bambini del gruppo 1 potrebbero voler fare parte anche della sezione ritmica! Ma intanto si è proceduto ad un primo smistamento.

Ovviamente, questo non significa che la parte ritmica sia più facile, ma senza dubbio rappresenta una fase propedeutica all'uso della vocalità, come ormai consolidato nella didattica musicale.

Caro lettore, cara lettrice, se sei una persona appassionata di studi musicali visita la pagina I nostri servizi
oppure accedi all'Area Download del nostro blog


2 commenti:

  1. Interessante spaccato dell'approccio educativo, grazie infinite.

    RispondiElimina