Una
delle difficoltà che si incontrano spesso nella musica pianistica
sono gli spostamenti rapidi, i
salti che dobbiamo fare per
raggiungere tasti lontani dalla posizione in cui si trova la mano.
Molto spesso il salto è doppio, perché la scrittura prevede di raggiungere un tasto lontano e poi tornare subito alla posizione precedente.
Ci sono tanti esempi. Io oggi sto studiando una trascrizione per pianoforte della celebre Serenata per archi di Mozart, "Eine kleine Nachtmusik". Si tratta di una bella trascrizione fatta da Ludwig Stark (1831-1884), l'autore del famoso Metodo Lebert und Stark. Ecco l'esempio:
Molto spesso il salto è doppio, perché la scrittura prevede di raggiungere un tasto lontano e poi tornare subito alla posizione precedente.
Ci sono tanti esempi. Io oggi sto studiando una trascrizione per pianoforte della celebre Serenata per archi di Mozart, "Eine kleine Nachtmusik". Si tratta di una bella trascrizione fatta da Ludwig Stark (1831-1884), l'autore del famoso Metodo Lebert und Stark. Ecco l'esempio:
Per studiare bene questi passaggi occorre fissare bene con l'occhio la posizione di arrivo e poi eseguire lo spostamento in modo rapidissimo: come esercizio è utile compiere lo spostamento in modo subitaneo e poi fermarsi davanti al tasto o ai tasti di arrivo.
E' evidente che il colpo d'occhio è importante, così come la velocità di spostamento del braccio.
Ecco un altro esempio tratto dallo stesso pezzo; come vedi, la grafica didattica aiuta a focalizzare l'attenzione sul singolo passaggio.
Con un breve video illustro il meccanismo:
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