sabato 30 novembre 2013

Valutazione del senso ritmico e definizione della sezione strumentale

Siamo giunti alla quarta lezione del percorso breve di educazione musicale nella scuola primaria, un progetto che coinvolge 94 bambini dalla classe prima alla classe quinta. Queste lezioni si svolgono all'interno delle singole classi, quindi si lavora con gruppi di bambini che vanno dalle 16 alle 22 unità.

Nella precedente lezione avevamo diviso i bambini in due gruppi, quello dei cantori e quello degli strumentisti: a questo secondo gruppo sarà affidato l'accompagnamento ritmico mediante strumenti a percussione.

Ora dobbiamo individuare, all'interno del gruppo ritmico, le differenti abilità, in modo da assegnare ad ogni bambino/a un compito adeguato all'interno dell'insieme. Al termine della valutazione i bambini saranno divisi in due gruppi: gruppo A, riservato a bambini meno sicuri nel senso ritmico, a cui saranno affidati ritmi più facili; gruppo B, riservato a bambini più sicuri, a cui saranno affidati ritmi un po' più difficili.

Infatti, le canzoni scelte sono state preparate con un arrangiamento che prevede la sovrapposizione di due, tre o quattro ritmi di accompagnamento. Le formule ritmiche rimangono costanti per tutto il pezzo.

La valutazione è dunque suddivisa in nove esercizi, che prevedono una progressione di difficoltà.

L'esercizio 1 è basato sulla pulsazione regolare:

Esercizio di ritmo musicale

In questo, come negli esercizi successivi, si propone la percussione con le mani; dapprima si scandisce il ritmo anche con la voce, poi si esegue senza voce.

L'esercizio 2 prevede l'alternanza regolare di suono e pausa:

Esercizio di ritmo musicale

dove il suono è effettuato con la percussione delle mani e la pausa con un gesto del dito indice che si alza in posizione verticale.

Nella progressione degli esercizi si chiede ai bambini di spiegare in cosa consiste la variazione rispetto all'esercizio precedente.

L'esercizio 3 prevede suoni e pause più lunghi:

Esercizio di ritmo musicale

L'esercizio 4 è una variante del precedente, con suono più corto (un quarto) e pausa più lunga (tre quarti).

Nell'esercizio 5 le pause sono poste a partire dal tempo forte, mentre la percussione avviene sul quarto movimento della battuta:

Esercizio di ritmo musicale

L'esercizio 6 è basato su una alternanza regolare di suoni e pause, individuando anche la differenza tra battere e levare mediante una maggiore accentuazione del suono in battere:

Esercizio di ritmo musicale

L'esercizio 7 è analogo, ma introduce il ritmo ternario:

Esercizio di ritmo musicale

L'esercizio 8 è una alternanza di suoni più lunghi e più corti; nell'esecuzione si cominciano a dare anche indicazioni di pratica stumentale, ad esempio una esecuzione più leggera e un movimento più ravvicinato nella scansione degli ottavi:

Esercizio di ritmo musicale

Infine l'esercizio 9 prevede una situazione mista più complessa:

Esercizio di ritmo musicale

I nove esercizi sono dunque pensati in una progressione delle difficoltà, perciò, mentre all'inizio il gruppo è formato in modo casuale, progressivamente possiamo spostare i bambini, definendo i due sottogruppi.

Al termine di questa progressione degli esercizi è chiara la suddivisione dei bambini tra coloro che sono più sicuri e coloro che sono meno sicuri; per questi ultimi sarebbe necessario un lavoro più intenso di educazione musicale (perché l'obiettivo dell'educazione è aiutare anche i più deboli a rafforzare le proprie competenze), ma trattandosi di un percorso breve si procederà ad una distribuzione di compiti adeguati al livello valutato nel corso di questa esercitazione. Nessuno comunque rimane escluso.

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venerdì 22 novembre 2013

Terza lezione del percorso breve di educazione musicale

Nella terza lezione di questo percorso breve nella scuola primaria, finalizzato alla realizzazione di un concerto di 94 bambini, dobbiamo mettere a fuoco la divisione dei compiti, già abbozzata nella lezione precedente.

In ogni singola classe (in media venti bambini) vengono definiti i due gruppi di bambini, quelli che cantano e quelli che eseguono l'accompagnamento ritmico dei pezzi. Rispetto alla lezione precedente, le singole competenze sono più individuate e, con qualche piccolo aggiustamento, si può rendere più o meno definitiva questa scelta. Rimane "elastica" la possibilità, soprattutto per i più dotati, di far parte di entrambi i gruppi, fermo restando che ad ognuno è data la possibilità di partecipare attivamente e nessuno rimane escluso.

Il gruppo vocale è ora più amalgamato e riesce a cantare con soddisfacente intonazione sia le canzoni già proposte negli incontri precedenti (una nel primo incontro, Stille Nacht; altre due nel secondo incontro, Adeste fideles e Les anges dans nos campagnes), sia tre nuove canzoni (Tu scendi dalle stelle, abbinata a Siam pastori e pastorelle, poi White Christmas ed infine Joy to the world). Si tratta di canzoni molto note, per scelta voluta e condivisa con le maestre: ma ci riserviamo di proporre un paio di canti meno noti nel quarto appuntamento.

Le canzoni sono note (anche se alcuni bambini, in particolare tra i più piccoli, non le conoscono), ma ciò non significa che siano facili. Ad esempio, Stille Nacht nella tessitura più comoda per i bambini (in Si bemolle Maggiore) arriva comunque ad un Mi bemolle acuto e scende poi fino al Si bemolle grave; inoltre presenta un ritmo non facile:

Caro Gesù

Ancora più difficile White Christmas, con i suoi passaggi cromatici nella prima frase:

Bianco Natale

e con intervalli ampi nella parte finale:

Bianco Natale

In ogni caso, i bambini già selezionati imparano molto velocemente, al semplice ascolto della proposta vocale del docente.

La sezione ritmica viene affrontata con esercitazioni progressive, per ora ancora senza strumenti: si utilizzano il battito delle mani (alternato ad un gesto diverso per indicare le pause: ad esempio, il dito indice puntato verticalmente in avanti) e la scansione con la voce (PAM corrisponde al battito delle mani, NO corrisponde alle pause).

La prima proposta è la più semplice: pulsazioni continue e regolari; si nota comunque la tendenza dei bambini ad accelerare:

Educazione musicale

Seguono poi proposte di alternanza di battito e pausa, che rappresenta già una maggiore difficoltà:

Educazione musicale

Infine si propongono semplici sovrapposizioni di due o tre formule simultanee ed anche la sovrapposizione di queste al canto degli altri bambini:

Educazione musicale

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