Nell'anno
scolastico 2016-17 ho dovuto preparare alcune lezioni per le scuole
primarie e secondarie di primo grado, sul tema "Musica e Bibbia".
Nel preparare le lezioni ho dovuto pormi il
problema didattico della comunicazione dei saperi ad un pubblico di
bambini di IV elementare e di ragazzini della scuola media.
Per la mia esperienza didattica e per i miei riferimenti
culturali ritengo che ogni forma di comunicazione didattica debba
tenere conto delle caratteristiche e delle specificità di chi riceve
le nostre informazioni: sembra un'ovvietà, eppure molto spesso mi è
capitato di assistere a lezioni o conferenze anche molto qualificate,
che tuttavia risultavano deficitarie sotto questo aspetto, e perciò
in sostanza inefficaci. Questa osservazione è valida anche nel caso
in cui ci si rivolga ad un pubblico di adulti; immaginiamo poi cosa
significhi quando dobbiamo trattare con dei bambini: il rischio del
"parlare a vuoto" e di non essere realmente ascoltati e
recepiti è in realtà molto alto.
A conclusione dell'esperienza posso sottolineare con
soddisfazione come qualsiasi argomento, anche il più complesso (la
teologia) o il più difficile da accettare (il dolore, la
sofferenza), può essere presentato con successo a un gruppo di
bambini di scuola primaria oppure, tenendo conto della differenza di
età, ad un gruppo di ragazzini della scuola media, purché si faccia
attenzione agli strumenti idonei della comunicazione e all'utilizzo
di efficaci strategie di coinvolgimento attivo.
Cliccando su questo link puoi leggere le note didattiche sull'attività svolta: i temi, le musiche, le opere d'arte figurativa.
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